PADRE LORENZO VAN DEN EERENBEEMT

Nasce a Roma il 3 maggio 1886. Figlio di Pietro Cristian van den Eerenbeemt e Giovanna Negri. Il padre si era trasferito dall’Olanda a Roma nel 1870 per far parte della legione straniera cattolica a difesa del Papa.

Battezzato nella Chiesa S. Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma, il 5 maggio 1886, riceve i nomi di Ettore Pio Mariano Luigi. Compie gli studi elementari presso il collegio S. Giuseppe dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Prosegue gli studi ginnasiali nel Seminario dell’Apollinare. Lascia il Seminario e si trasferisce prima a Parigi, poi, nel 1902 in Olanda. È in Olanda che decide di entrare nell’Ordine Carmelitano, emettendo la professione solenne il 15 ottobre 1910. Viene ordinato sacerdote l’1 giugno 1912 nella Cattedrale di ‘S-Hertogenbosh. Consegue il dottorato in Teologia nell’Università Gregoriana di Roma nel 1915 e nel 1919 ottiene la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico. Nel settembre del 1920 è designato dai Superiori, professore di Sacra Scrittura e di lingua ebraica nello Studio Generale dell’Ordine Carmelitano in Roma, Collegio S. Alberto. Ma in cuor suo desidera andare in missione a Giava (Indonesia). Animato da profondo spirito missionario, è preso dal desiderio di fondare un Terz’Ordine femminile regolare per le Missioni, che lo porta a contattare diverse congregazioni per una stretta collaborazione. [read more=”Read more” less=”Read less”]

Nel 1924, tramite il confratello P. Alberto Grammatico, conosce M. Maria Crocifissa Curcio e ne condivide l’ideale: Fondare un Carmelo Missionario. Con il permesso del Priore Generale, Padre Lorenzo inizia così ad occuparsi di questa nascente fondazione. Il 18 maggio 1925 visita S. Marinella insieme a M. Crocifissa, decidendo  insieme che questo è il luogo ideale per fissare la dimora del nascente istituto.

Nel 1930 P. Lorenzo è costretto a lasciare l’Ordine e incardinarsi nella Diocesi di Porto e Santa Rufina. Intanto, il 13 aprile 1930, all’Istituto viene riconosciuta l’approvazione diocesana e il 10 luglio dello stesso anno vengono approvata le prime delle Costituzioni. La Congregazione delle Suore Carmelitane si espandeva in Italia e all’estero e nel 1947, nonostante i gravi disagi della guerra, si realizza il primo progetto missionario: l’apertura di una casa in Brasile (Paracatù).

Mentre seguie la Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù, ricopre in Diocesi vari e importanti uffici, tra cui: canonico della Collegiata di Castel Nuovo di Porto, convisitatore nella visita pastorale diocesana del 1931 -1941 e del 1948, vicario foraneo di S. Marinella, canonico teologo, esaminatore prosinodale e censore dei casi morali, membro di varie commissioni e uffici diocesani e infine giudice sinodale. Viene onorato delle nomine di cameriere segreto soprannumerario nel 1942 da Pio XII e nel 1959 da Giovanni XXIII, di prelato domestico. È il primo parroco della parrocchia Santa Maria del Carmine. Particolare amore mostra anche verso i “ragazzi della Pirgus”, curandone la formazione spirituale e intellettuale con conferenze e lezioni. Ha prodotto molti scritti – poesie, musiche, conferenze, catechesi, biografie – in vista della formazione delle Suore. Alcuni di questi sono stati editi come lavoro pastorale nell’ambito della Parrocchia.

Finalmente il 5 ottobre 1969 viene reintegrato al Carmelo dal Priore generale.

Con viva fama di santità quale rivelazione dell’amore di Dio a tutti, il 7 ottobre 1977 passa serenamente con i conforti religiosi alla casa del Padre. Egli, persona colta e mite, che con generosità ed efficacia ha fondato insieme alla Beata Crocifissa la nostra Congregazione e ha dato vita alla parrocchia di S. Maria del Carmelo in Santa Marinella, ha lasciato una traccia profonda nell’esistenza della Chiesa portuense.

Il suo rapporto con le suore era impostato sull’animazione spirituale e sempre in grande intesa con madre M. Crocifissa, suscitando e rafforzando nelle religiose la gioia della donazione apostolica ai giovani e ai bambini, nella parrocchia e all’interno dei nostri collegi, oltre che nelle lontane missioni. Era evidente il suo paterno amore e la sua dedizione per queste figlie del Carmelo: nei colloqui personali, nelle omelie, negli scritti che indirizzava alle comunità (da solo o con la Fondatrice) e nel sacramento della Confessione.

La sua attenzione alla storia è dimostrata da molti fatti, specialmente dalla costante lettura dei quotidiani (dai quali ritagliava quanto riteneva utile archiviare) e dal volume della “Cronistoria della Chiesa di N. S. delle Vittorie in Santa Marinella”, vera cronaca quotidiana della vita parrocchiale realizzata con parole e immagini e prezioso documento dei primi anni di vita della nostra Congregazione.

Il suo amore per lo studio e per la trasmissione della cultura, come mezzo di preparazione professionale e di evangelizzazione, così come la sua attenzione alla Parola di Dio, rimangono indelebili nel nostro carisma, al pari del suo amore per la vita missionaria. Sono significativi per noi anche il suo amore per i giovani e la sua abilità di educatore, le sue intuizioni circa l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, da fondare sulla Parola di Dio, temi circa i quali egli è stato un vero precursore dei tempi. [/read]

UNLUS   PADRE LORENZO

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