I NOSTRI  MODELLI

A partire da Gesù Cristo

Cristo è il modello supremo di comunione con il Padre e i fratelli. Nel suo vangelo scopriamo il suo volto umano e impariamo a seguirlo e imitarlo, per divenire “sante come lui è santo”. A loro volta, Maria e i santi incarnano alcuni aspetti del volto di Cristo, per noi particolarmente significativi, in quanto illuminano il nostro impegno di vivere il carisma.

Maria di Nazaret

Riconosciamo in Maria la sorella, la donna che si lascia trasformare dallo Spirito santo. Pellegrina nella fede e nell’amore, ella diventa segno“di ciò che noi desideriamo essere nella Chiesa”. Ella è per noi modello di ascolto e di accoglienza della Parola di Dio, di docilità all’azione dello Spirito, di adesione alla volontà del Padre, di servizio fraterno, di “generatrice” di Dio per il mondo. Ella c’insegna a cercare e riconoscere la presenza di Dio nel quotidiano, a essere forti nella sofferenza e a gioire con i nostri fratelli. È lei l’ardente profeta capace di vedere e proclamare le “grandi cose” che Dio ha fatto ed è lei, piena dello Spirito santo, che rende presente il Figlio in mezzo alla comunità ecclesiale prima della Pentecoste. Pellegrine come lei, che è il tabernacolo vivente del Verbo incarnato e dello Spirito santo, portiamo agli altri la gioia dell’annuncio cristiano e della solidarietà del buon samaritano, custodendo nel cuore la Parola e crescendo nella fede ogni giorno. Come ogni Carmelitano e Carmelitana, viviamo perciò un rapporto intimo e familiare con lei, la “tenera Madre” e sorella nostra. [read more=”Read more” less=”Read less”]

Elia profeta

Guardiamo Elia come l’uomo che cammina sempre “alla presenza del Dio vivente”, il profeta pieno di zelo per l’unico vero Dio, pronto a servirlo e a eseguire le sue parole. È il profeta che sfida i profeti di Baal, che provoca il Popolo a scegliere di orientare con chiarezza la propria esistenza solo verso il Signore, sempre attento al grido del povero e assetato di giustizia. Egli è per noi il prototipo dei mistici, è il profeta intento a cantare e a insegnare le lodi di Dio alla comunità dei suoi seguaci; il difensore dei diritti di Dio e il campione della difesa degli ultimi. Dunque, la nostra vocazione, come quella di Elia, dev’essere una testimonianza profetica, nell’impegno a difendere i diritti del nostro Dio e degli ultimi della nostra società, prolungando nel nostro tempo i valori che la figura di questo insigne profeta, venerato come“padre dell’ordine Carmelitano”, irradia tutt’oggi.

Teresa di Lisieux

Un’altra luminosa guida nel nostro cammino di santità è s. Teresa di Gesù bambino e del Volto santo. Pio XI ha detto di lei: “È un vangelo per l’uomo d’oggi, soprattutto per la sua ‘via d’infanzia spirituale’ fatta di amore, umiltà e preghiera”. I nostri fondatori, guidati dallo Spirito, ci hanno sempre proposto questa giovane santa come modello di vita consacrata e di spiritualità. I nostri fondatori ci hanno indicato Teresa come maestra di vita e modello di carità, come “apostola degli apostoli”; hanno voluto che la nostra via fosse la “piccola via” o “via dei piccoli”, che nasce dall’esperienza di un Dio che ci ama di un amore eterno e desidera solo la nostra felicità, che è “più tenero di una madre”. È la via di chi non presume più di meritare o di potere nulla; di chi rinuncia alla stessa santità, ai propri sacrifici come modo per dare soddisfazione a se stessa. Felice perfino di cadere, “perché può sperimentare ancora più la sconfinata misericordia di Dio”. È una via che sfida ogni giorno il “sistema complicato” del nostro andare a Dio, perché di fatto  – ribadisce Teresina –  è Dio che viene a noi e ci chiama sempre e comunque. [/read]