Carissimi è con gioia che condividiamo con voi tutti che dal 12 al 16 luglio u.s., noi suore Carmelitane, ci siamo riunite a Boko (Tanzania) per celebrare il primo convegno  sul carisma unitario dei nostri fondatori.
Presenti al suddetto convegno la superiora generale,suor Maria Donatella Cappello e il consiglio generale,le superiore provinciali, delegate e numerose sorelle provenienti dai vari paesi dove  siamo presenti. Inoltre la presenza del priore generale, p. Fernando Millan Romeral o. Carm e dei nostri fratelli carmelitani di Boko nonché alcuni laici hanno reso  visibile che la diversità vissuta all’insegna di “nobili sforzi”,ci rende sempre più Famiglia missionaria in missione.
Negli annali della congregazione si registrano già altri convegni sulle figure della beata Maria Crocifissa e di padre Lorenzo. La particolarità di questo convegno  è stato che, per la prima volta, abbiamo messo a fuoco assieme entrambi i nostri Fondatori, seguendo la tematica della missione nel carisma che essi hanno ricevuto da Dio e trasmesso a noi.
Non a caso, quindi, abbiamo celebrato questo convegno in Tanzania.È proprio questo luogo che ci aiuterà ad assumere con più consapevolezza la nostra identità interculturale per crescere nella fraternità e mostrare il volto della Chiesa” casa di comunione”. (cfr ob. n. 4 XIV cap. gen.)
Uno degli obiettivi che il convegno si  è proposto di rafforzare è la conoscenza, la coscienza e l’assimilazione del nostro carisma, manifestatosi grazie all’unità di intenti e alla condivisione di doti umane e spirituali che lo Spirito Santo ha ispirato a madre M. Crocifissa e padre Lorenzo. Questo ci consentirà  a tenere alto il nostro senso di appartenenza alla Congregazione e a integrare sempre meglio la nostra identità di Carmelitane Missionarie.
Continuare il cammino di riflessione sulla nostra identità carismatico missionaria, aprire un dialogo tra di noi, che ci impegna a un confronto leale sulla qualità del nostro essere, agire e vivere da Carmelitane, da missionarie , da sorelle in Gesù, con tutta la ricchezza delle nostre diversità culturali e nell’unità armonica del nostro carisma, ci aiuta a incarnare oggi il dono particolare che il Signore ci ha affidato tramite i Fondatori alla luce del cammino della Chiesa del nostro tempo: una “Chiesa in uscita”, come già i nostri Fondatori avevano desiderato, prospettato e iniziato.
Lo scorrere delle tematiche di questo convegno, ci hanno stimolato a comprendere che la missione è insita nella vita contemplativa e fraterna del Carmelo, nella sua radice come nel suo sviluppo fino ad oggi. Tematica  affrontata  da padre Fernando Millan Romeral, priore generale del nostro amato Ordine Carmelitano.
Nel susseguirsi dei lavori abbiamo ascoltato la relazione di p. Giovanni Grosso, letta dal  nostro fratello nel Carmelo padre Victor Biramata: Fra eredità e profezia dei nostri Fondatori, tema attuale e significativo per l’oggi del nostro essere nella Chiesa.
Di seguito le relazioni delle nostre sorelle: suor Maria Nerina de Simone, suor M. Cecilia Tada e suor M. Lilian Kapongo, che attraverso lo studio e il desiderio di approfondire e conoscere meglio la spiritualità dei nostri Fondatori, si sono alternate condividendo con noi la passione e la competenza che siamo già piacevolmente abituate a conoscere. Ci hanno proposto, nell’ordine, un approfondimento su “Il rapporto tra la beata Maria Crocifissa e padre Lorenzo – in unione di Nobili sforzi”; analizzando come è inserito nel Carmelo di oggi il nostro carisma missionario e per ultimo ci siamo lasciate accompagnare da santa Teresa di Gesù bambino nelle periferie esistenziali, per comprendere come essere missionarie condividendo il suo stile semplice e trasparente.
Nella giornata di sabato ci siamo messe alla scuola della vita, attraverso la condivisione dell’esperienza di tutte noi che incarniamo, nelle diverse realtà il vissuto carismatico nella congregazione. Abbiamo  ascoltato le Superiore provinciali e la delegata della Superiora generale per la delegazione San Giuseppe (Canada) e la riflessione si è conclusa con il prezioso contributo del professor Pombo, che ci ha fatto riflettere sulla bellezza della internazionalità e interculturalità della Congregazione.
Le giornate sono state  caratterizzate da lavori di gruppo che ci hanno permesso di raccontarci le diverse esperienze carismatico-missionarie e i modi in cui affrontiamo nei diversi luoghi in cui viviamo e operiamo le sfide che ci sono state offerte dalle varie relazioni.
Questi lavori hanno contributo a ravvivare in ciascuna di noi la consapevolezza di essere portatrice e custode del carisma che è stato donato alla Chiesa tramite madre M. Crocifissa e padre Lorenzo. Oggi tocca a noi, loro figlie, far fruttificare quel piccolo seme a beneficio dell’umanità intera.
Nel condividere e approfondire quello che viviamo abbiamo tenuto presente che siamo consacrate per la missione e non per le opere. Dobbiamo crescere, quindi, essendo attente a non perdere di vista il fondamento profetico del nostro carisma, per il quale le nostre occupazioni specifiche acquistano senso.
L’ascolto delle relazioni, la conoscenza delle diverse esperienze, i momenti di condivisione sul nostro carisma e missione, hanno segnato per noi tutte una nuova esperienza che va risignificando il nostro essere Carmelitane missionarie.
Siamo uscite da questo convegno, se non con tutte le certezze, sicuramente con la gioia di chi ha sperimentato l’armonia profonda dell’unità di intenti dei nostri Fondatori riverberata nella comunione fraterna sperimentata fra di noi, loro figlie. Abbiamo sperimentato  la bellezza di essere nella Chiesa quel cuore che batte d’amore per Gesù e per i fratelli e anche quei “piedi beati” che portano la salvezza di Dio in questo mondo che spesso si perde.
Tutto questo ci è stato donato proprio nei giorni in cui, assieme a tutte le sorelle e i fratelli del Carmelo, abbiamo celebrato la solenne commemorazione della nostra tenera Madre del Carmelo, la vergine beata che nell’ascolto della Parola divina divenne Madre di Dio e Madre della Chiesa, colei che, rivestendoci del suo Santo Scapolare, ci riveste delle sue virtù e delle sue attitudini spirituali di Donna-di-Dio.
Lei, che ha costantemente ispirato i nostri Fondatori e ha accompagnato ogni passo della vita ormai quasi secolare della nostra Congregazione, sia la Stella che guida il nostro cammino. Buon cammino a noi tutte.